(Chicago, Illinois 1950 – New York, 1992)
Si è mosso nell’ambito dell’East-Village e della Patterns & Decoration, quella tendenza che, a partire dalla seconda metà degli anni ’70, in preciso contrasto con le correnti minimal e concettuali, si afferma in America con la sua carica opulenta e trasgressiva, ridondante e ludica, carica di riferimenti alle varie forme di arte popolare e artigiana.
La vocazione “iperdecorativa” esasperata all’ennesima potenza in quell’ornare oggetti banali e “senza qualità” appartenuti al quotidiano, affonda anche le radici nella grande tradizione americana della Pop Art.
L’ultima fase “New Baroque” porta Connelly ad una iperbole dell’effimero, ad un’apologia del teatrale. Con il risultato però di trasformare la sua pittura in una pittura di alta classe che va oltre il sovraccarico di raffinatezza di stampo hollywoodiano voluto da Pollock a da Stella, per immergersi in un’atmosfera fin de siècle.
opere
cataloghi
personali
1981
Fun Gallery, New York City
1983
Tracey Garet – Michael Kohn, New York City
Fun Gallery, New York City
1984
Fun Gallery, New York City
1985
Fun Gallery, New York City
1986
Holly Solomon Gallery, New York City
Charles Cowles Gallery, New York City
1987
56 Bleeker Gallery, New York City
Hokin/Kaufman Gallery, Chicago, Illinois
Galleria Murnik, Milano
1990
ARCH CONNELLY, galleria La Giarina, Verona
2017
LUXURY, curata da L. Meneghelli, La Giarina Arte Contemporanea, Verona
collettive
1997
1912-1997 IL CORPO IN SCENA a cura di C. Morato, Galleria La Giarina, Verona