Arch Connelly

(Chicago, Illinois 1950 – New York, 1993)

Si è mosso nell’ambito dell’East-Village e della Patterns & Decoration, quella tendenza che, a partire dalla seconda metà degli anni ’70, in preciso contrasto con le correnti minimal e concettuali, si afferma in America con la sua carica opulenta e trasgressiva, ridondante e ludica, carica di riferimenti alle varie forme di arte popolare e artigiana.
La vocazione “iperdecorativa” esasperata all’ennesima potenza in quell’ornare oggetti banali e “senza qualità” appartenuti al quotidiano, affonda anche le radici nella grande tradizione americana della Pop Art.

L’ultima fase “New Baroque” porta Connelly ad una iperbole dell’effimero, ad un’apologia del teatrale. Con il risultato però di trasformare la sua pittura in una pittura di alta classe che va oltre il sovraccarico di raffinatezza di stampo hollywoodiano voluto da Pollock a da Stella, per immergersi in un’atmosfera fin de siècle.

opere

cataloghi

personali

1981

Fun Gallery, New York City

1983

Tracey Garet – Michael Kohn, New York City

Fun Gallery, New York City

1984

Fun Gallery, New York City

1985

Fun Gallery, New York City

1986

Holly Solomon Gallery, New York City

Charles Cowles Gallery, New York City

1987

56 Bleeker Gallery, New York City

Hokin/Kaufman Gallery, Chicago, Illinois

Galleria Murnik, Milano

1990

ARCH CONNELLY, galleria La Giarina, Verona

2017

LUXURY, curata da L. Meneghelli, La Giarina Arte Contemporanea, Verona

 

collettive

1989

1989, LESS IS A BORE
Groninger Museum, Groningen

1997

1912-1997, IL CORPO IN SCENA a cura di C. Morato, Galleria La Giarina, Verona