ARTISTA: ERNESTO JANNINI
A CURA DI: BORIS BROLLO
PERIODO: 12 APRILE – 28 GIUGNO 2008
Equilibridi è il libro che Ernesto Jannini ha pubblicato per la Matteo Editore e che dà il titolo alla sua personale che Boris Brollo presenterà sabato 12 aprile alle 18.30 presso la Galleria La Giarina di Verona.
Ernesto Jannini si presenta al pubblico scaligero con nuove opere che evidenziano un ricco e sapiente percorso artistico nei territori dell’installazione, della pittura e della performance: un triplice display sul quale l’autore si muove da più di trenta anni di ricerca.
In questa mostra Jannini affronta le tematiche più scottanti della nostra contemporaneità, andando ad indagare con distacco e ironia il rapporto tra la natura e la tecnologia e, ultimamente, la relazione tra la guerra, il senso dell’assurdo e la lucida follia che in molti casi sostanziano i progetti delle società occidentali. Attraverso l’immediatezza delle installazioni e delle performance Jannini ci restituisce le immagini delle contraddizioni in mezzo alle quali gli uomini si dibattono, le responsabilità ed i giochi di potere che hanno portato ad un determinismo imperante. E’ il caso dell’opera intitolata provocatoriamente Ultima cena, dove compare un missile sospeso a ottanta centimetri dal piano di una tavola imbandita; oppure nella performance Piano Bar, flash in cui l’autore accenna al pianoforte alcuni motivi standardizzati, ma con sempre sulle spalle il fardello di un missile. Azioni poetiche, apotropaiche, in cui gli ordigni di guerra sono elementi stranianti nell’alveo della nostra tranquillità quotidiana.
Sul versante della pittura, che Jannini concepisce come pratica del silenzio, l’autore è pronto a cogliere l’innocenza smarrita di cani, di fiori o di frutti: immagini attraversate costantemente da una striscia orizzontale di microcircuiti.
“ Le cose che apparentemente sembrano distanti – si legge nel libro di Jannini – devono poter convivere in un nuovo equilibrio; anche se si tratta di un equilibrio stridente, o che tende all’ibrido. Per questa ragione, creando un neologismo, io parlo di equilibridi: cioè equilibri fluttuanti, sistemi provvisori che approdano al paradosso di una stasi in movimento.”